Ogni volta che al ristorante ci portano quell’affarino che sembra uno scontrino ma non lo è (c’è scritto, di solito, per lo scontrino fiscale rivolgersi alla cassa…) stanno per evadere il fisco, stanno per rubare a tutti una parte del patrimonio pubblico. Non pagheranno le tasse per ospedali, scuole, trasporti, tasse che dovranno essere pagate da tutti gli altri. La dimensione del fenomeno dell’evasione fiscale è fotografata dalla Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva – redatta da un’apposita Commissione – che contiene, da ormai quasi 10 anni a questa parte, la stima del tax gap assoluto e relativo. Si legge su lavoce.info: Il gap è la differenza tra quanto lo stato riceve e quanto avrebbe dovuto ricevere. Il gap Iva continua a diminuire, e se ne prevede la riduzione al 19,3 per cento nel 2020, ovvero 8 punti in meno rispetto al 2014. Dall’altro lato, il gap Irpef per la parte relativa ai redditi da lavoro autonomo e da impresa individuale continua, invece, ad aumentare, e nel 2020 si prevede raggiunga il 68,7 per cento contro il 63,9 per cento del 2014.

Negli ultimi anni sono stati varati molti provvedimenti – lo split payment, la fatturazione elettronica, le iniziative di incentivo all’adempimento spontaneo – che sono efficaci nel ridurre l’evasione dell’Iva senza consenso. Si tratta dell’evasione che avviene lungo la catena di distribuzione e produzione, senza che fornitore e cliente siano perfettamente concordi sulle modalità e sulla quantità di evasione e che quindi, proprio in mancanza di questo consenso, lascia tracce che possono essere sfruttate, incentivando la parte che evade maggiormente a correggere il proprio comportamento o sottoponendola a un controllo fiscale.
In linea teorica, contrastando questa forma di evasione dell’Iva si riduce anche l’evasione delle imposte dirette, ma quest’ultima risente fortemente dell’evasione con consenso, che si ha quando fornitore e cliente sono perfettamente allineati nel comportamento evasivo. Avviene, in particolare, nelle vendite di beni e servizi al consumatore finale, quando non viene emesso alcuno scontrino o fattura o quando l’importo fiscale della transazione è inferiore a quello effettivo.
Rispondi