di Alessandro Ciotoli, presidente di Indiegesta
Ho aspettato tutti i ringraziamenti ufficiali e la giornata di oggi per scrivere un post politico (senza violare norme sul silenzio perché non parlerò di partiti). Due giorni fa è terminata ad Arnara la prima Summer Experience. Lo abbiamo scritto più volte: 18 studenti provenienti da Austria, Germania, Croazia, Serbia, Ucraina, Romania e Giappone, tutti iscritti alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Vienna, insieme a tre professori (Cla Pra, Wolfgang Feyferlik e Susanne Fritzer), sono stati due settimane ad Arnara per un workshop di architettura sul tema “Rigenerare i Borghi”, e giovedì scorso hanno presentato idee, bozzetti, plastici su come fare per attuare questo proposito. Già, come si rigenera un borgo? Le ricette sono tante, e se invece che 18 fossero venuti 100 studenti ne avremmo avute 100 diverse. La ricetta vera però l’ha trovata un Sindaco, Massimo Fiori (che forse mi sgriderà per quello che sto per dire), che prima che politico è una persona seria, umile, preparata e generosa. Un Sindaco che fin dall’inizio del mandato (nonostante la pandemia sia esplosa pochi mesi dopo il suo insediamento) ha cercato di coinvolgere più persone, enti, associazioni possibili per realizzare progetti di sviluppo con una idea ben chiara in mente: il borgo di Arnara (così come migliaia di altri in Italia) sta di fatto scomparendo, pochi negozi, pochi abitanti, pochi servizi, serve invertire la tendenza. Per arrivare a questo serve un lungo cammino e percorrere delle tappe, di cui la Summer Experience era una delle prime e più importanti. A un certo punto sembrava impossibile, perché non si trovavano fondi, e così il Sindaco ha detto “Ce li metto io, personalmente, perché questa cosa si deve fare”. A quel punto, io e Luigi Compagnoni ci guardammo negli occhi e ci dicemmo “questa cosa si deve fare nel migliore dei modi”, e allo stesso modo tutta l’Amministrazione di Arnara, le associazioni, gli amici, i volontari, tutta la comunità ha deciso che questa cosa si doveva fare e doveva riuscire nel migliore dei modi. Una comunità intera, guidata da un Sindaco cui ho visto fare di tutto, ha portato a casa uno degli eventi più importanti di tutta la provincia di Frosinone, e lo ha fatto con la forza della passione. Tutti noi, con IndieGesta, collaborando a questo progetto, ci siamo sentiti parti di una comunità che non si rassegna alla fine, ma che vuole costruire un futuro per sé e per i propri figli, e che ha messo da parte la parola “Impossibile”, perché non abbiamo tempo da perdere, dobbiamo lavorare, tutti insieme. Ho voluto che tutti gli studenti e i prof ci firmassero questa bella foto coi loro ritratti, perché loro sono stati i primi protagonisti venuti a contribuire a questa avventura Glocal, e li porteremo sempre nel cuore.

Ne arriveranno altre, e noi siamo pronti.
Rispondi