L’organico, anzi la frazione organica, è praticamente raddoppiata in 4 anni passando dalle 1300 tonnellate del 2017 alle 2319 del 2020, mentre ancora manca la plastica, o per lo meno non ci sono i dati sulla plastica. E’ quanto emerge dalla pubblicazione dei dati del catasto dei rifiuti relativi all’anno 2020. Secondo l’Ispra, l’ente pubblico che si occupa di ambienti e rifiuti, i ceccanesi nel 2020 hanno prodotto 8 milioni di tonnellate di rifiuti, riciclandone quasi 6 milioni, una percentuale pari al 72,52%, un punto percentuale in più rispetto al 2019. Dividendo per il numero degli abitanti, vien fuori che ogni ceccanese ha prodotto qualcosa come 362 chili di rifiuti, riciclandone ben 263. Di questa enorme massa di materiali, dopo la frazione organica vengono 1807 tonnellate di vetro ed oltre mille tonnellate di carta. Dati poco significativi per la plastica, come ormai accade da diversi anni, senza che nessuno intervenga: nel 2020, secondo l’Ispra, a Ceccano sarebbe stata raccolta una sola tonnellata di plastica, quando nel 2017 erano più di 400. Crolla anche la raccolta dei rifiuti elettrici, ridotti a mezza tonnellata nel 2020 mentre nel 2019 si arrivò a 92 tonnellate.
Che fine hanno fatto la plastica e il rifiuti elettrici?
qui potete trovare tutti i dati

Rispondi