Con queste parole, il sindaco di Ceccano giustifica il decreto di revoca dell’incarico di assessore a Stefano Gizzi, da più di un lustro alla guida delle politiche culturali nella città vetuscolana. Il sindaco scrive che durante l’ultimo periodo in cui l’assessore Gizzi ha svolto le funzioni per cui era stato delegato, egli ha potuto constatare il venir meno del rapporto fiduciario e delle motivazioni sottese alla nomina di natura politica ad assessore comunale. Tale affievolimento del rapporto fiduciario, si legge nel decreto, legittima pienamente la volontà del sindaco di procedere al fine di far cessare la vigenza del proprio atto di nomina.
Il decreto sottolinea inoltre che si tratta di un atto di connotazione prettamente “politica” che rientra nella sfera di ampia discrezionalità del sindaco e che il venir meno della “fiducia” sulla idoneità del nominato a rappresentare gli indirizzi del Sindaco delegante ed a perseguirne gli obiettivi programmatici, non è in ogni caso da intendersi riferito a qualsivoglia genere di valutazione afferenti qualità personali o professionali dell’Assessore revocato, né è da intendersi sanzionatorio.
Niente altro.
qui il testo completo del decreto sindacale

E così, carissimo Pietro, il caro ed ineffabile ex Assessore ha avuto i suoi cinque minuti di popolarità (per modo di dire …), nonchè il solito trafiletto sulla stampa locale, che poi è proprio quello che agognava.
E non è la prima volta.
Per certi versi, la sua pervicacia è ammirevole.