Una sede molto bella, una grande aula consiliare lì dove si pagavano gli stipendi e poi una pinacoteca con grandi firme del XX secolo, e il caveau con i reperti del museo archeologico. Frosinone ha il suo palazzo municipale e che palazzo: la ex sede della Banca d’Italia da domenica è la sede di rappresentanza del comune di Frosinone. Nel visitarla e nel dare atto della capacità dell’amministrazione frusinate di acquisire al patrimonio della città un bellissimo edificio, abbandonato a sé stesso, c’è subito venuta in mente la vicenda del palazzo di giustizia a Ceccano, bellissima struttura, di proprietà comunale, completamente sottoutilizzata, con una grande aula delle udienze abbandonata da anni. Non si è riusciti a trovare gli spazi nemmeno per i carabinieri, mandati perciò in esilio a Giuliano. Si dice che il Ministero della Giustizia non voglia cedere i locali che non utilizza più e per i quali i contribuenti ceccanesi sostengono tutte le spese. Forse bisognerebbe insistere. Frosinone l’ha fatto ed ha ottenuto

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