Non ha peli sulla lingua il prefetto Portelli: Ormai è sicuro, non ce ne è Coviddi! Proprio per questa convinzione, siamo diventati zona rossa: calcetto, grandi abbuffate, chiacchiere da caffè, baci e abbracci, struscio… Adesso, occorre grande serietà e responsabilità in modo che i sacrifici risultino efficaci: meno morti e meno contagi. E poi elenca tutte le regole:

A partire dalle ore 1:00 del 8 marzo e per i prossimi 14 giorni (fino al 21 marzo), tutti i Comuni della Provincia di Frosinone diventano zona rossa. Di conseguenza, si applicano le seguenti misure:
1) È obbligatorio l’uso delle mascherine all’aperto e nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private;
2) È obbligatorio mantenere una distanza di sicurezza tra le persone di almeno un metro;
3) È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal Comune, nonché all’interno dello stesso, ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità e da motivi di salute;
4) È consentito il rientro al proprio domicilio, alla propria residenza o alla propria abitazione;
5) È vietato far visita ad amici e parenti;
6) È vietato spostarsi dai Comuni con popolazione non superiore a 5000 abitanti verso altri Comuni;
7) È consentito passeggiare in prossimità della propria abitazione, purché si rispetti la distanza di 1 metro da ogni altra persona e utilizzando dispositivi di protezione delle vie respiratorie;
8) È consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale;
9) Sono chiusi i musei e le mostre;
10) Sono sospesi i convegni e i congressi;
11) Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto;
12) Sono sospese le attività dei centri culturali, sociali e ricreativi;
13) Sono chiuse le discoteche, sale da ballo e locali simili, sia al chiuso che all’aperto;
14) Sono vietate le sagre e le fiere;
15) Sono vietate le feste, al chiuso e all’aperto, comprese quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose;
16) Sono chiuse palestre, piscine, centri benessere e termali;
17) Sono chiuse le sale giochi, le sale scommesse, le sale bingo, i casinò e i parchi tematici e di divertimento;
18) Le attività didattiche di tutte le scuole si svolgono esclusivamente a distanza, ad eccezione dei laboratori e delle attività in favore di disabili e ragazzi con bisogni educativi speciali, per i quali è possibile la didattica in presenza;
19) Sono chiusi i negozi, ad eccezione di quelli che vendono generi alimentari e beni di prima necessità. Il mercato può svolgersi limitatamente alla vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie;
20) Sono chiuse le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 22:00, la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per i bar l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18:00.
21) Sono chiusi barbieri, parrucchieri e centri estetici;
22) Sono aperte lavanderie, tintorie e pompe funebri.
qui la comunicazione ufficiale del Prefetto
e x chi lavora senza regola? muore di fame ? se vive alla giornata?
Caro prefetto, visto che i sindaci dicono che sia sua la responsabilità della “non chiusura delle scuole “prima di ora, si aspettavano i grandi numeri come più volte detto, le scuole andavano chiuse molto tempo fa, e non perché la scuola non è sicura ma perché i nostri figli vanno tutelati in primis e anche chi come me ci lavora nell’ambito scolastico. Perché chi tra le persone che non hanno e non rispettano le regole ci sono anche le persone che invece si comportano in maniera corretta e tra questi i bambini. Sono i primi che vanno tutelati.