da Il post.it
E’ come se fosse scomparsa una città delle dimensioni di Frosinone. Nella sua nuova rilevazione l’ISTAT conferma sostanzialmente quanto aveva già misurato: tra marzo e aprile in Italia ci sono stati circa 48mila decessi in più rispetto alla media degli anni precedenti, contro i circa 29mila attribuiti ufficialmente al coronavirus. Non vuol dire, comunque, che i quasi ventimila decessi di scarto siano interamente attribuibili alla COVID-19, anche perché un’epidemia come quella in corso ha conseguenze anche sulla salute di chi non contrae il virus.

Il bilancio ufficiale dell’epidemia in Italia è considerato da tutti gli esperti ampiamente sottostimato, perché a marzo e aprile migliaia di persone che avevano i sintomi della COVID-19 sono morte in casa o nelle strutture assistenziali senza mai essere sottoposte al tampone. Gran parte delle morti in eccesso di marzo e aprile rispetto alla media degli anni precedenti rientra quindi in questa categoria.
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