Gli avvocati del consorzio Asi l’hanno spuntata: la procura distrettuale antimafia di Roma aveva chiesto il sequestro dell’impianto e la nomina di un commissario per la gestione del depuratore, dopo che le indagini dei carabinieri forestali hanno portato alla denuncia dell’Asi per inquinamento ambientale. I giudici hanno respinto la richiesta della procura.
Qui la cronaca di Marco Barzelli

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