Sono ancora emozionato: sono passati 50 anni da quella notte e mentre rivedo in televisione una versione a colori di Italia Germania del 17 giugno 1970, ricordo le emozioni, le grida, i pianti, l’entusiasmo di quella notte nel soggiorno di casa, insieme a mio padre e qualche suo amico davanti ad un piccolo televisore in bianco e nero. Chi non l’ha vissuta non può avere idea di che cosa sia stata la preparazione a quella partita (Garibaldi è con noi in contrapposizione al Gott mit uns…): non fu un incontro di calcio, ma lo scontro tra due modi di intendere il mondo. A rendere ancor più forti le mie emozioni di sedicenne, i protagonisti principali di quella giornata furono due milanisti: fu un colpo alla mia fede calcistica quando proprio Karl Heinz Schnellinger, biondo difensore principe del Milan, segnò all’ultimo minuto del secondo tempo il gol del pareggio per la Germania, dopo tutta una gara passata in vantaggio; ma che gioia al momento di quel rigore in corsa di Rivera, su passaggio di Boninsegna, che consegnò definitivamente all’Italia la vittoria per 4 a 3, dopo un altalenante avvicendarsi di gol.

Milanista? Tu sei milanista? Mein gott, ma io ti ripudio! 🙂🙂🙂🙂🙂