di DON ALDO BUONAIUTO
L’abbiamo fatto per passare il tempo”, ha detto agli inquirenti uno dei ragazzi che ha vessato Antonio Stano. Sembra che molti sapessero da sempre quello che accadeva a questo “Gesù” trafitto da una spietatezza inaudita. Si parla di ripetute aggressioni con bastoni, pugni e calci a una persona del tutto indifesa.

E’ l’intera società ad essere in pericolo se a 15 anni non si ha il minimo rispetto e nemmeno pietà verso una persona anziana, vulnerabile per problemi psichici, sola e isolata, al punto da infliggergli un calvario di violenze fino a provocarne la morte tra atroci sofferenze. Come si può accettare che 14 ragazzi, di cui 12 minorenni, torturino ripetutamente un anziano diffondendo sui social i tanti filmati delle sevizie e dell’agonia? A morire con il pensionato di Manduria, Antonio Cosimo Stano, è un intero paradigma di società i cui valori vengono inesorabilmente corrosidagli odierni modelli (sub)culturali.
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