Piove poco e questo aumenta il rischio incendi mentre il sistema di protezione è privo di apparati di avvistamento rapido. E’ il segreto della lotta agli incendi: individuare subito il focolaio, capire come intervenire, intervenire. Oggi tutto è affidato alle telefonate dei cittadini che avvistano del fumo, chiamano i pompieri che magari intervengono con i mezzi non adatti per carenza delle informazioni necessarie. Se invece si combinassero tecnologie antiche e moderne il sistema di prevenzione e di spegnimento ne avrebbe grande giovamento. Immaginiamo la torre del castello dei conti di Ceccano, munita di una telecamera a 360 gradi, sempre in funzione, con rilevamento automatico dei fumi di giorno o delle fiamme di notte, relativo allarme alla protezione civile, partenza di un drone con videocamera, rapido raggiungimento dell’obiettivo e trasmissione delle immagini. A quel punto l’operatore (polizia municipale, protezione civile, vigili?) avrebbe le immagini dirette dell’incendio e potrebbe decidere con consapevolezza i mezzi da inviare sul posto, o magari rendersi conto che si tratta soltanto di uno sventato coltivatore a tempo perso. Il tutto a costi molto contenuti, di gran lunga inferiori agli spostamenti dei mezzi per falsi allarmi.

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