O Sapienza,
che esci dalla bocca dell’Altissimo,
ti estendi ai confini del mondo
e tutto disponi con soavità e con forza:
vieni, insegnaci la via della saggezza.

Andrea Mantegna – Adorazione dei pastori
L’“Adorazione dei pastori” è tra le opere attribuite alla fase giovanile della sua attività. L’opera di piccolo formato si ritiene commissionata da Borso Este in occasione del secondo soggiorno dell’artista a Ferrara del 1450-1451. La scena è ambientata all’aperto, con la Madonna al centro che adora il Bambino inginocchiata su un gradino di pietra, mentre alla sua destra san Giuseppe dorme e a sinistra due pastori si piegano devotamente in atteggiamento di preghiera. Il sonno di san Giuseppe, rappresentato in disparte, ricorda la sua funzione di custode della Vergine e del Bambino. Il colloquio tra Vergine e Bambino, circondati da angioletti che solennizzano l’evento, è caratterizzato da una notevole intimità. Gesù è raffigurato di scorcio, un tipo di veduta virtuosistica che ricorre nella produzione di Mantegna. A sinistra si trova anche un giardino recintato (in riferimento all’hortus conclusus che simboleggia la verginità di Maria), da cui si affaccia il bue, e alcune assi che rimandano alla capanna dove è avvenuta la natività. A destra un ampio paesaggio che si apre in profondità, incorniciato da due montagne fatte di rocce a picco. In lontananza, a destra, si vedono altri pastori e un grande albero che sembra ricordare la forma della Croce del Calvario, presagendo la Passione di Cristo.
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
L’ha ripubblicato su Pietroalviti's Weblog.