“Un segno tragicamente antisemita e razzista in un mondo che ci abitua a tornare a questa idea dell’altro non solo come a un nemico ma come a una persona da eliminare, in una mancanza assoluta di memoria della storia tragica che abbiamo vissuto”. Reagisce così, con voce grave, monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone e presidente della Commissione Cei per il dialogo e l’ecumenismo, al furto di venti “pietre d’inciampo” dedicate – a Roma – alle vittime dell’Olocausto.

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