Appassionato intervento del vescovo Spreafico all’assemblea diocesana, in svolgimento a Casamari e che vedrà oggi la conclusione con l’intervista al presule sui temi dei gruppi di lavoro e la messa, alle 15,30. Tema dell’incontro la missione del profeta Giona inviato a NInive per la conversione della grande città. Giona – ha detto Spreafico – tenta di sottrarsi al compito che il signore gli ha affidato, non si interessa del male dei niniviti, fugge da Dio ma in realtà fugge da sé stesso. Perché Giona sa benissimo che bisogna salvare i Niniviti ma lui non vuole farlo. E’ quello che accade a ciascuno di noi di fronte alla Parola di Diuo che ci chiede di cambiare di muoverci, di darci da fare. E come a Giona – ha ricordato il vescovo – la misericordia di Dio non ci piace: noi siamo i buoni, loro i cattivi, perché vuoi perdonarli? Per il vescovo di Frosinone troppe volte ci accontentiamo di non fare il male, dimenticando che chi non lo contrasta ne diventa corresponsabile. Mons. Spreafico ha poi paragonato Ninive al giorno d’oggi: i niniviti sono in attesa di qualcuno che indichi loro la strada da percorrere e noi invece ci rifiutiamo di offrire loro la possibilità della Parola. Giona ha più pietà di un albero di ricino che secca in una notte che degli abitanti di Ninive: è quello che ci accade tutti i giorni pronti a commuoverci per un gattino e ad ignorare le sofferenze dell’umanità intera.
Oggi alle 15,30 il vescovo risponderà alle domande poste nei gruppi di lavoro che hanno coinvolto oltre 500 persone.
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