di Simone Esposito
I cento poveri cristi della Diciotti accolti dalle comunità cattoliche italiane stupiscono solo chi in parrocchia non ci viene mai.
Veniteci, in parrocchia, dove trovate sempre meno ragazzi ma c’è sempre un pallone e un muretto di cemento per far crescere un’amicizia senza schermi e senza falsità.
Veniteci, in parrocchia, dove i preti sono sempre più soli nelle loro vite complicate e fanno tanti errori e davanti a tante storie non sanno da dove cominciare, ma alla fine quasi sempre c’è una benedizione, e un’anima che respira un po’ meglio di prima.
Veniteci, in parrocchia, dove c’è come ovunque il ricco e il povero, la serie A e la serie B, chi può e chi non può, chi sa e chi non sa, ma alle feste e ai campi tutti a turno puliscono i cessi e servono a tavola perché Uno ci ha detto che la vita si impara anche così.
Veniteci, in parrocchia, dove sappiamo tutto di tutti e ci ricamiamo a vicenda certi cappottini di pettegolezzi che manco Chanel, ma quando qualcuno ha un problema (la nonna bisognosa di un’iniezione, una bolletta troppo dura da pagare, una persona sola con la propria disperazione silenziosa) sappiamo anche quello e bastano due telefonate o un messaggio su WhatsApp per trovare una soluzione o almeno ritrovare un po’ di fiducia nell’umanità.
Veniteci, in parrocchia, dove le vecchie insorgono se sposti il quadro della Madonna dalla cappella di destra a quella di sinistra ma il lunedì pomeriggio troverai sempre una signora Maria della San Vincenzo che dispensa pacchi di pasta e abbracci da cuore di nonna senza chiederti la carta d’identità o il permesso di soggiorno.
Veniteci, in parrocchia, dove perdiamo tanto così tanto tempo in chiacchiere che la vita a volte ci ricorda con violenza che parlarsi addosso non serve a niente, ma poi, spesso con altrettanta violenza, ci rimette davanti a quelle stesse chiacchiere e ti ricordi che grazie a Dio come la pioggia e la neve scendono dal cielo per irrigare e far germogliare la terra, così ogni Sua parola.
Veniteci, in parrocchia, dove viviamo giorno per giorno con incontestabile evidenza tutta la nostra miserabile incoerenza col Vangelo. Ma almeno ci proviamo.
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