I dubbi vennero anche al momento della costruzione: dieci anni fa, per la realizzazione della terza corsia del tratto Roma Napoli della A, in contrada Starnelle al confine tra Ceccano ed Arnara, fu realizzato uno dei ponti più arditi. Altissimo, per poggiarlo sulla collina in ternitorio arnarese, coinvolta da continue piccole frane, fu chiamata una ditta specializzata giapponese. Per mesi, squadre di operai convissero con i residenti, molti dei quali carpirono battute, considerazioni dei tecnici che esprimevano i loro dubbi sulla solidità dell’opera. Ed in effetti, anche ad un occhio non esperto, risaltano sbalzi, cesure, tagli che non fanno pensare bene. D’atronde, ci dicono, più volte è stato steso l’asfalto per limitare gli sbalzi della carreggiata. Inoltre il ponte è classificato di 1^ categoria, con carichi sopportabili fino a 60 tonnellate. Spesso però vi transitano betoniere il cui peso può arrivare anche a 100 tonnellate. Magari il ponte regge ma il danno va a sommarsi ai danni precedenti tanto che la legge prescrive che ci sia un controllo prima e dopo il transito del mezzo ultrapesante. Forse è una preoccupazione eccessiva ma un controllo non farebbe male
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