E’ proprio una processione sfortunata quella di S. Giovanni a Ceccano: nel passato la bella statua ottocentesca, che rappresenta il precursore di Gesù, era costretta a fare una gimkana tra le numerose bancarelle di via Magenta. Oggi le bancarelle sono quasi scomparse: ci hanno pensato friggitorie e piastre ad offrire a San Giovanni gli effluvi di carni e patatine, senza sospendere un momento neppure al passaggio della statua, con tanto di masticatori indefessi ed incollati alla loro sedia.
Magari, sapendo che Giovanni nel deserto si nutriva di locuste e cavallette, hanno voluto offrirgli dei sapori diversi almeno per un giorno: san Giovanni delle salsicce.
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