
Il 25 aprile del 1997 San Marco faceva il miracolo: un solaio dell’Ospedale Civile di via Roma crollava, costringendo all’evacuazione di tutta la struttura e al suo trasferimento al S. Maria della Pietà. Il miracolo di quei momenti concitati consistette nel fatto che essendo giorno festivo non erano in corso analisi in quella zona dedicata ai laboratori e alle radiografie. Alcuni sostengono, senza dichiararlo pubblicamente, che il crollo sarebbe stato causato artatamente in modo da effettuare finalmente il trasferimento senza attendere le lungaggini burocratiche, ma nessuno ha il coraggio di dichiararlo pubblicamente. Il miracolo di San Marco, però, consente di fare il punto della situazione ospedaliera a Ceccano: intanto a via Roma, per iniziativa della Confraternita del SS.mo Sacramento e Rosario che si è ripresa l’edificio, sono in corso lavori che restituiranno almeno parte della struttura all’uso dei ceccanesi. Rimane, come forte contrasto, la parte restante dell’edificio, di prorietà della ASL. Siamo in attesa della dinamite per l’edificio di via Morolonse, è stata promessa da tempo, la data spostata sempre più in là. La Casa della Salute, falsamente inaugurata al S. Maria della Pietà a dicembre, è stata finalmente autorizzata nel mese di aprile. Emerge una non chiarezza dei servizi di sanità di base, tra unità di cure primarie (gli ambulatori dei medici di famiglia) il servizio ambulatoriale al S. Maria della Pietà, la Guardia Medica e la Casa della Salute. A chi bisogna rivolgersi nelle diverse situazioni? Inutile cercare istruzioni sul sito della ASL. tale mancanza di chiarezza porta spesso ad intasare il pronto soccorso.
Forse sarebbe meglio invocare San Marco.
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