
C’è bisogno di Parola, 29 in alessioporcu.it
Misurarsi con la fragilità dell’argilla di cui siamo impastati è un’esperienza che ci fortifica: mentre ci fa fare i conti con la nostra debolezza, ci apre il cuore a invocare la misericordia divina che trasforma e converte
E’ una delle cose più difficili da fare: accettare i nostri limiti, renderci conto delle nostre debolezze. Qualche volta lo facciamo ma cerchiamo subito responsabilità fuori di noi… non riusciamo a capire che in realtà siamo noi ad essere incapaci, deboli, senza le forze necessarie per fare quello che vorremmo. Altre volte rischiamo addirittura il delirio dell’onnipotenza. Ci sentiamo ripetere: volere è potere, basta mettercela tutta e ce la farai, insisti e vedrai.
Certo la forza di volontà, la determinazione sono elementi importantissimi della nostra personalità ma è più importante ancora rendersi conto del proprio limite, dell’argilla di cui siamo impastati e che spesso ci fa sprofondare nelle piccolezze, nei tradimenti soprattutto in quelli nei confronti di noi stessi, dei nostri principi, delle nostre idee.
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