C’è bisogno di Parola 19 su alessioporcu.it
Noi che siamo i forti abbiamo il dovere di sopportare l’infermità dei deboli, senza compiacere noi stessi.
Ci piace aiutare, quando possiamo farlo ci sentiamo grandi, soddisfatti, siamo contenti di fare il bene, di essere indispensabili per qualcuno, di organizzare bene le attività che dipendono da noi: tutte cose buone ma che nascondono un pericolo, come la parola ci rivela e da cui ci invita a stare in guardia.
Anche fare il bene, infatti, è pericoloso.
E sì, perché io potrei, anche inconsapevolmente, trasformare le mie buone azioni, la mia solidarietà, il mio aiuto concreto in una grande operazione di autocompiacimento, di esaltazione dell’Io per la quale poi posso anche perdere di vista il destinatario dei miei sforzi positivi: il povero, l’ammalato, il bisognoso di consigli…
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