Sono passati esattamente 500 anni dalla comparsa dell’atto da cui prende il via la riforma protestante. Il 31 ottobre del 1517, a Wittemberg, Martin Lutero pubblica infatti le sue 95 tesi, con le quali si oppone alla prassi delle indulgenze, al supposto potere del papa sulle anime del purgatorio e alla venalità della curia romana. Un passo epocale che il professor Alberto Melloni rilegge con Paolo Mieli a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda su Rai3 e su Rai Storia.
In primo piano le vicissitudini di Martin Lutero da quel momento in poi: mentre le sue tesi si diffondono in Europa, egli viene imputato di eresia. Il processo si tiene in Germania ed è Carlo V a condannarlo come eretico e nemico della cristianità.
Sembra la fine per Lutero, che invece riesce a sottrarsi all’arresto con una fuga rocambolesca e l’aiuto del suo protettore, il principe di Sassonia, Federico il Savio. Lutero resta nascosto per dieci mesi, durante i quali si dedica alla traduzione della Bibbia. La prima edizione viene pubblicata nel settembre del 1522, e da allora fino al 1546, ne vengono editate più di 400, per un totale di mezzo milione di copie. E’ l’inizio del più grande scisma della Chiesa cattolica romana.
Rispondi