Il titolo del mio intervento alla Social Media Week di Roma si muove fra due media in apparente conflitto: il libro e lo smartphone. Il presupposto è che esista – e che sia relativamente diffusa, specie fra i cosiddetti Millennials e gli appartenenti alla Generazione Z – una nuova esperienza di lettura: la lettura al telefono. Che la gente si informi attraverso lo smartphone e che usi lo smartphone per leggere gli aggiornamenti di stato dei propri amici sui social network è qualcosa che diamo per scontato. A me però interessa un altro fenomeno: l’uso del telefono come supporto per la lettura di contenuti fino a ieri destinati ai libri tradizionalmente intesi, e in modo ancora più specifico di testi letterari e in particolare di romanzi.
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