Per lo studio la carta è insostituibile
L’insegnante deve spiegare, altrimenti che insegnante è?
Non tutti posseggono i dispositivi
I genitori vogliono una didattica tradizionale
Studiare da soli è meglio che in gruppo
A quest 5 affermazioni, molto diffuse soprattutto tra gli insegnanti, risponde Emanuela Ziboldi per Medium e scrive: Accolgo la provocazione di Marco Dominici che invita in un suo articolo di Medium, a stilare un proprio elenco di pregiudizi correnti riguardo l’uso delle (nuove) tecnologie in classe.
In verità anch’egli si riferisce ad un post in cui un docente americano , in estrema sintesi, fa la stessa operazione, a dimostrazione che a livello planetario e proprio negli USA, paese molto attivo nell’innovazione, ci siano ancora da sbloccare luoghi comuni e che il processo di sdoganamento delle tecnologie nell’educazione vive, là come qua, momenti di strenua resistenza e criticità.
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