
Provate a farvi un giro, a piedi: troverete pulito, vialetti rimessi in ordine, niente immondizia lungo le strade, un area per sedersi e gustarsi un momento di relax o per stare insieme. Eppure è il quartiere Di Vittorio a Ceccano, quello che per anni è stato definito nelle maniere peggiori. Creato negli anni 70, con un progetto di edilizia cosiddetta polacca, ma temperata dalla cultura urbanistica italiana, manifesto della politica amministrativa del Pci, divenne una specie di quartiere dormitorio per persone che vivevano in gran parte nel centro storico e che si ritrovarono in un posto senza nulla: piazza, chiesa, negozi, niente. Il degrado fu profondo. Ecco, la cura trasforma, l’attenzione previene, il bello conquista. Non sappiamo se sia opera dell’amministrazione, della parrocchia… Non è importante. E’ importante che qualcuno abbia cominciato a scommettere su quel quartiere che torna ad essere giardino.
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