Troppi donatori, tornate un altro giorno: i social stavolta hanno fatto del bene riempiendo di sangue 0 Rh negativo il centro trasfusionale di Frosinone che verso le 11 di stamane ha dovuto rimandare indietro i donatori perché non ce l’avrebbero fatta a raccogliere altre sacche. E’ la potenza dei social network: il tam tam è cominciato ieri sera con una pressante richiesta di sangue del tipo più raro, 0 Rh- appunto. Una donna in pericolo di vita, donate se potete. L’appello sta girando ancora adesso. Forse varrebbe la pena anche per queste cose una maggiore razionalizzazione ed una presenza autorevole degli Enti preposti sui social con una pagina ufficiale, un account twitter, qualunque cosa che dica qual è la reale situazione. E’ una dimensione comunicativa troppo sottovalutata da chi è preposto ad avere i rapporti con la cittadinanza. La comunicazione nelle situazioni di emergenza è troppo importante per essere lasciata ai gruppi di whatsapp.
Nella tarda mattinata di oggi la Asl ha diffuso una nota in cui si legge che In merito agli annunci che si stanno rincorrendo su vari canali circa una presunta richiesta di sangue 0 Rh negativo che ne’ la Asl ne il Servizio Tradfusionale hanno divulgato annunci del genere. Ad oggi a nessun paziente della ASL di Frosinone ma anche di Sora e Cassino è stata negata una trasfusione, ne è stato rinviato alcun intervento. E’ vero che essendo la settimana di Ferragosto molti donatori sono andati in ferie, ma comunque siamo riusciti a fronteggiare le emergenze. Inoltre in caso di estrema necessità la Regione ha individuato nel S. Camillo la scorta delle urgenze emergenze. Nel caso specifico il pz che non è uno 0 neg, bensì un A +, ha ricevuto ieri il sangue richiesto, con un valore che neanche implicava una situazione “quod vitam”. A Frosinone comunque abbiamo le scorte che in caso di Necessità vengono utilizzate. E’ una situazione di allarme che non ha motivo di esistere. Si ringraziano comunque i donatori che come al solito hanno dimostrato più sensibilità di chi ha generato questo falso allarme. Ci riserviamo di procedere per vie legali nei confronti dei responsabili.”.
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