
La drammatica situazione di alcune zone di Ceccano, in stato di carenza idrica da mesi se non da anni, deve far ragionare tutti e sollecitare una riflessione che non si faccia travolgere dalle scaramucce politiche, spesso antipatiche a dir poco. Come nell’emergenza neve del 2012, anche stavolta è mancata innanzitutto l’informazione che dicesse ai cittadini residenti quale fosse la situazione, in che orari sarebbe arrivata l’acqua e così via. Palazzo Antonelli insiste pervicacemente a non dotarsi di un efficiente servizio informativo che utilizzi tutti i canali che le tecnologie mettono oggi a disposizione, pagando così lo scotto di una informazione disordinata e facilmente fraintendibile e rinunciando ad un rapporto corretto con i cittadini. Così sospetti, calunnie, complottismi la fanno da padroni soprattutto nel momento in cui emergono coloro che vogliono rimestare nel torbido. Si lanciano anche accuse terribili che una corretta informazione sui criteri di gestione dell’emergenza respingerebbe immediatamente. Come nell’assalto al forno delle grucce c’è chi vede acqua dappertutto tranne che nella propria abitazione. Invece, sul sito ufficiale del comune non c’è una parola sulla crisi idrica, su come affrontare l’emergenza, sui criteri per la distribuzione tramite autobotte. Tutto avviene su facebook nei profili dei singoli amministratori.
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