I social ne sono pieni e c’è chi propone di unirsi per difendersi dal disservizio di Acea. Scrive Americo Roma: SOS, Seconda estate consecutiva senza la quantità minima di acqua corrente in casa, necessaria ad una vita dignitosa. Mi chiedo come facciano le famiglie con i bambini, gli anziani, le attività commerciali. È davvero diventata invivibile. Non riusciamo a lavarci, a pulire casa, a lavare i vestiti o ad andare in bagno. Acea, oltre a condurre una campagna sistematica di puro terrorismo burocratico nei confronti dei cittadini di questa provincia e di questa città, con richieste economiche assurde, minacce di distacchi e vessazioni di ogni tipo, non fornisce da anni un servizio minimo adeguato agli standard del “famoso” occidente civilizzato. E oggi questo avviene nel quasi completo silenzio della politica. A lui fanno eco tanti altri a testimonianza dell’esasperazione di tante famiglie di Ceccano che da alcuni anni ormai fanno i conti con un disservizio particolarmente pesante. Roma fa anche una proposta: Credo che sia arrivato il momento di un’azione seria e significativa, che riporti con forza il problema nelle aule parlamentari Regionali e Nazionali, subito. Un’azione trasversale e civile per provare a riappropriarci di un diritto fondamentale come l’acqua. Aiuto. Chi ci sta?
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E l’amministrazione comunale ne esce così, fresca come una rosa?
Mmmm ………
Si Americo, e facciamola questa azione collettiva! Io ci sto.