di Ivan Coccarelli.
Durante la realizzazione del ponte sul Fiume Sacco, in prossimità della località “Campo d’Amico” , le esplorazioni geologiche permisero di scoprire (in prossimità della sponda sinistra del fiume ed al di sotto di una coltre alluvionale quaternaria superficiale) dei materiali che si erano depositati in un tempo molto remoto e derivati dallo smantellamento di antichi monti …
Durante l’innalzamento dei Monti Lepini e Ausoni (iniziato a partire da circa 50 Ma fa), infatti, le rocce venivano erose dagli agenti atmosferici ed i loro sedimenti venivano trasportati dai fiumi nei bacini ancora occupati dal mare. Qui si accumulavano a poca distanza dalla costa, sino a che franavano negli abissi oceanici. Questi sedimenti ritrovati sulla sponda sinistra del fiume Sacco quindi rappresentano antiche frane sottomarine. Diversamente sulla sponda destra del fiume di tali materiali non c’è più traccia ! , mentre la coltre alluvionale limo-sabbiosa e ghiaiosa (costituita da materiali depositati nei millenni dal fiume ed erosi a monte della Valle del Sacco ) risulta molto più potente; questo ci induce a pensare che l’alveo del fiume Sacco fosse in passato più prossimo al dosso carbonatico su cui si sviluppa il centro storico di Ceccano e nei tempi fosse migrato verso nord-est. E sotto queste alluvioni cosa è stato scoperto ? Sotto le alluvioni, in prossimità della sponda destra del fiume , sono stati scoperti materiali appartenenti ad un’antica scogliera marina tropicale di milioni di anni fa…. Quando passate su quel ponte ricordatevi che in pochi metri “attraversate” una scogliera ed un immenso mare
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