Suggestiva processione di San Giovanni a Ceccano, alla vigilia della festa: non tanta gente, ma si sa che San Giovanni è un po’ dimenticato dai Ceccanesi che fino a qualche decennio fa tenevano la bellissima statua del 1863, rinchiusa dentro “agli casson'”, oggetto anche di sonori elementi blasfemici, arricchiti dal riferimento al poco nobile contenitore, però carabinieri in alta uniforme, autentico segnale della presenza della Repubblica, quattro gonfaloni (oltre a Ceccano, Giuliano di Roma, Villa S. Stefano e Ripi) con altrettante fasce tricolori a far da corolla al sindaco Caligiore, e poi, finalmente, il poter passare in via Magenta senza quell’orribile zigzagare fra le bancarelle, con tanto di effluvio alla porchetta e contorno sonoro dei generatori. Certo, magari si poteva sgombrare il percorso dalle macchine, si potevano illuminare un po’ di più le strade del centro città, creando così quell’atmosfera di festa che è un po’ mancata: ma c’è sempre tempo per migliorare.
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento