di Luca Annunziata
Inizia da un dato incontrovertibile l’intervento di Jeremy Rifkin all’apertura dei lavori di Forum PA 2016: la crescita del PIL a livello planetario sta rallentando, il tasso di disoccupazione è in salita in molti paesi, e tutto questo mal si sposa con il mantra della crescita costante che impone il capitalismo moderno. La crisi che stiamo affrontando, dice il professore, “è strutturale e profonda” e “il cambiamento climatico una realtà, non una teoria”: la sua ricetta per invertire la tendenza e scongiurare la catastrofe passa tutta per il digitale.
Arrivato a Roma appositamente per inaugurare con una sua lectio magistralis l’evento che ormai da anni riunisce a Roma gli addetti ai lavori della pubblica amministrazione, che si tratti di amministratori, dirigenti o di aziende, Rifkin non si tira indietro e come sua consuetudine dice chiaro e tondo dove sono i problemi secondo il suo punto di vista. Il cambiamento climatico sta alterando il ciclo dell’acqua sul pianeta, sta amplificando i fenomeni atmosferici estremi. L’attuale economia ha garantito un miglioramento della condizione di vita per una parte della popolazione mondiale, ma anche un’esasperazione delle differenze tra diversi ceti sociali.
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