di Fabio Salice, Sara Comai, Matteo Matteucci
Quante volte abbiamo sentito di persone anziane che vivono sole e che, per un incidente, sono rimaste bloccate per ore prima che qualcuno si accorgesse della loro mancanza e intervenisse? Questa semplice questione delinea uno scenario che sembra essere l’unico possibile. Da un lato il desiderio di serenità spinge le famiglie a un intervento: la badante o la casa per anziani. Dall’altro avere un progetto di vita che preservi l’autonomia è un aspetto essenziale per ognuno di noi, riconoscersi nel contesto in cui si vive significa vivere meglio.
Si stima che la percentuale degli ultra 65enni si attesterà al 32% nel 2043 e raggiungerà il massimo del 33,2% nel 2056. Questo incremento desta preoccupazione poiché esprime nuove richieste sia verso le istituzioni che verso le famiglie. Verso le istituzioni la richiesta di fornire ulteriori servizi che non potranno essere solo localizzati nei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari con incrementi di costi che difficilmente saranno sostenibili; verso le famiglie la necessità di colmare le lacune inevitabilmente generate dalle istituzioni.
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