di Alessio Porcu
Non ho issato il tricolore francese sulla foto del mio profilo Facebook. E non ho intenzione di farlo. Non è per mancanza di rispetto verso la tragedia parigina. Semplicemente, intendo tenermi a distanza dal frullatore di intelligenze che già a sufficienza è stato alimentato. E’ un congegno postulato dalla ‘Psicologia delle Masse‘ (la scienza che studia le conseguenze dei fenomeni collettivi sul comportamento individuale, in altre parole: come fare in modo che le masse reagiscano nel modo che voglio io). Il funzionamento è elementare: Evento > Paura > Odio > Necessità di Reazione. In pratica: Ho messo la bandierina = Ho reagito contro il terrore. E poi tutti di nuovo a giocare con la vita. Mettere la bandierina tricolore serve solo a distrarre una parte delle proprie paure e dare l’illusione di avere fatto qualcosa.
Il problema è più serio. Quello che è accaduto a Parigi è la conseguenza della politica estera francese. E’ ora che anche noi cominciamo a comprendere che il mondo non finisce a Terelle e San Vittore del Lazio a sud; non ci sono le Colonne d’Ercole tra Paliano e Colleferro a Nord; non c’è alcun confine dopo Sora e prima di Balsorano. Quello che a Roma decidono di fare a Tripoli, Nassirya o Mogadiscio, genera conseguenze anche nel giardino di casa.
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento