Per capire i fondamenti dell’attuale dibattito sulla legalizzazione della marijuana, ecco un interessante intervento su lavoce.info di Mario Centorrino, Pietro David e Ferdinando Ofria che dimostra come il governo potrebbe aspettarsi dagli stupefatti legalizzati un aumento del PIL fino al 2,34 per cento, trattando le cosiddette droghe leggere secondo il modello tabacco ed alcol: le tasse contro i danni sanitari, la convenienza dipende da un calcolo non dalla salute delle persone. Che ne pensate? Ecco il testo dell’articolo:
La legalizzazione del mercato delle droghe leggere determinerebbe benefici netti consistenti per le casse dello Stato. Non solo per il maggior gettito. Una volta divenute legali, queste attività entrerebbero nel Pil, contribuendo a migliorare gli indicatori di stabilità del nostro paese.
MERCATO DELLE DROGHE NEL PIL
Il dibattito sulla legalizzazione del mercato delle droghe leggere è stato rilanciato negli ultimi tempi non solo dal bilancio negativo di anni di proibizionismo, ma probabilmente anche dalla sempre maggiore necessità dei governi degli Stati più sviluppati di aumentare il proprio gettito fiscale, senza ricorrere a ulteriori imposizioni a carico di redditi, imprese e immobili.(1)
Ma l’introito fiscale è solo parte dell’utilità complessiva che uno Stato può trarre dal passaggio dalla proibizione alla legalizzazione. La regolamentazione del mercato delle droghe leggere si lega strettamente alla contabilità ufficiale della finanza pubblicaperché le regole concordate a livello internazionale nel Sec95 separano sommerso economico e attività illegali, includendo una stima del primo nel Pil, ma escludendo le seconde dalla contabilità ufficiale. In sostanza, esistono mercati illegali, con i propri occupati e il relativo fatturato, che tuttavia non vengono registrati nella contabilità ufficiale dello Stato.
IL MODELLO DEI COSTI E DEI BENEFICI
Non è possibile allo stato quantificare analiticamente l’impatto netto della legalizzazione del mercato delle droghe leggere: proprio perché si tratta di un mercato illegale sono troppo limitati i dati a disposizione. È possibile invece costruire un modello logico per valutare l’effetto complessivo della regolamentazione applicata, sistematizzando costi e benefici e comparandone i diversi pesi. (2)
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