L’inerzia di chi poteva fare e invece non ha fatto, ha condotto nel baratro questa iniziativa, facendo diventare lettera morta anche le sollecitazioni inviate da Roma all’amministrazione, che invitavano a concretizzare la volontà di trasferimento dell’incubatore. Un danno che rischiamo di pagare a caro prezzo per i prossimi 30 anni: ci va giù duro Luigi Compagnoni, consigliere comunale a palazzo Antonelli. L’attacco alla Maliziola e alla sua giunta sulla vicenda del mancato trasferimento dell’incubatore d’impresa a Ceccano è frontale. Gli errori gravissimi fatti durante la recente storia amministrativa ceccanese (a partire dall’inizio del 2014) sono venuti al pettine, scrive Compagnoni in un comunicato. Si tratta di un qualcosa di inaccettabile per cui saranno i cittadini, con particolare riferimento ai giovani, a pagare le pesanti conseguenze. Il mancato trasferimento dell’incubatore ex BIC Lazio presso i locali della ex Cartiera Savoni rappresenta quella iattura che si doveva senz’altro evitare. La soluzione di
Ceccano era stata praticamente accettata. In seguito, però, l’inerzia di chi poteva fare e invece non ha fatto, ha condotto nel baratro questa iniziativa, facendo diventare lettera morta anche le sollecitazioni inviate da Roma all’amministrazione, che invitavano a concretizzare la volontà di trasferimento dell’incubatore. Questa risorsa, scrive ancora Compagnoni, poteva rappresentare l’unico vero generatore di occupazione giovanile e benessere economico per un territorio “affamato” di lavoro. Per Compagnoni è necessario far sentire una voce decisa e univoca affinché la convenzione per il trasferimento dell’incubatore possa essere definitivamente stipulata e attivata.
Qui la mozione che Compagnoni presenterà al Consiglio Comunale
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