E’ sufficiente in queste sere d’estate percorrere una delle strade di contrada a Ceccano per meravigliarsi di un fenomeno singolare: i lampioni della pubblica illuminazione sono sistemati a singhiozzo. Ce n’è una serie, poi improvvisamente terminano, poi riprendono,senza alcuna apparente logica: infatti sembra che alcune famiglie abbiano diritto alla pubblica illuminazione ed altre no. Il fenomeno l’abbiamo costatato ad esempio in via Madonna del Carmine, in via S. Paolo della Croce, in via Due cone, in via Badia e sembra così diffuso da non poter essere un caso. Qualcuno pensa che la presenza del lampione indichi le preferenze elettorali di quelle famiglie. Che maligno, però!
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in via celleta idem!!
Ulteriore anomalia tipicamente ceccanese : accanto ai lampioni di più recente installazione (nel centro storico 7/8 anni fa), rimangono affissi nei muri quelli vecchi, ovviamente disattivati
e spesso ricoperti di guano.
Ce ne sono tanti in giro, anche sul retro della Chiesa di S.Giovanni : un lampione nuovo e a mezzo metro di distanza quello vecchio, della serie : “come eravamo”.
Ho chiesto lumi (siamo in tema!) ad un “tecnico” del settore competente che ineffabilmente m’ha risposto : “non dipende da noi, ma dall’Enel”.
Ammesso e non concesso che ciò sia vero, è tanto difficile sollecitare l’ente erogatore a disinstallare ‘sta monnezza metallica?.
Bah!