Il digitale ci darebbe migliaia di posti di lavoro

Da qualche mese il Liceo di Ceccano è collegato alla banda ultralarga. Si tratta dell’unica reaktà del territorio fabraterno ad avere questa opportunità, non apprezzata né da chi amministrava la città, né da imprese del territorio. Ecco cosa ne pensa  Francesco Cancellato de L’Inkiesta

Non bastassero quotidianità e buonsenso a ricordarci il nostro divario digitale col resto del mondo e la necessità di colmarlo ecco qualche numero: a livello globale, il valore creato da internet ricade per tre quarti nell’economia cosiddetta tradizionale e solo per il 25% nell’industria tecnologica, motivo per cui Diego Ciulli, ventottenne senior policy analyst di Google – quant’è lontana l’America, anche quando sta in Italia -, afferma che «tra qualche anno, parlare di economia di internet equivarrà al parlare oggi di economia elettrica». Tornando al bel paese, fa specie costatare che mentre la chiave di ricerca made in Italy cresce del 12% tra il 2012 e il 2013, in Italia solo il 34% delle piccole e medie imprese ha un proprio sito e solo 3 su 10 utilizzano il commercio elettronico come canale addizionale di vendita e acquisto.

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