Il Corriere della sera prova a spiegarci la strategia di Renzi nella guerra che il presidente del consiglio ha dichiarato contro la burocrazia italiana
Il Consiglio dei ministri ha discusso la riforma della Pubblica amministrazione. «Siamo oggi molto lieti di poter offrire all’attenzione un ulteriore tassello della sistematica operazione di cambiamento del paese e che sta rispettando tutte le scadenze che ci siamo autoimposti per arrivare ad oggi con la proposta del governo sulla riforma della Pubblica amministrazione». Così il premier Matteo Renzi al termine della riunione del governo. Renzi ha poi precisato che al termine sarà varato un disegno di legge e delega o forse, un decreto, anche se preferirebbe il ddl al decreto. Lo scopo della riforma sarà quello di «premiare la bella gente e punire i fannulloni». In serata viene diffusa una lettera indirizzata ai dipendenti pubblici che spiega le intenzioni del governo, in particolare per quanto riguarda riorganizzazioni ed esuberi. E viene aperta una casella di posta elettronica con il singolare indirizzo rivoluzione@governo.it per ricevere i loro suggerimenti e i loro pareri: «Scriveteci a Rivoluzione@governo.it – dice Renzi rivolto ai dipendenti pubblici – . Dal 30 aprile al 30 maggio ci sarà la consultazione online».
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