(AGENPARL) – Roma, 12 mar – Treno 2496. Cassino, ore 7,11: soppresso. Pendolari bloccati questa mattina, a causa della soppressione del più importante treno che collega la provincia di Frosinone con la capitale essendo il più frequentato o meglio, è il caso di dire, il più sovraffollato. Un ennesimo disservizio per i pendolari della tratta Cassino-Frosinone-Roma che quotidianamente fanno i conti con ritardi e disagi vari, fino alle soppressioni che rendono sempre più difficile il raggiungimento dei luoghi di lavoro o di studio. “La scadenza del contratto con Trenitalia è vicina – ha commentato il consigliere regionale Marino Fardelli – Sul tavolo del rinnovo, dovranno essere portati tutti questi disagi”. E, dopo aver documentato in più occasioni presso la Regione Lazio le criticità di una delle più disastrate linee ferroviarie del Lazio, presenta una mozione al Consiglio regionale del Lazio sul metodo di analisi dei ritardi dei treni: “Fino ad oggi, i ritardi per i quali Trenitalia è sanzionabile, sono stati calcolati in base solo all’orario di arrivo dei treni. Questo significa che spesso quelli in ritardo non sono soggetti alla penale pur avendo provocato un pesante disservizio all’utenza perché l’arrivo rientra nei minuti tollerabili – ha spiegato l’on.le Fardelli – I ritardi accumulati dai treni regionali andrebbero calcolati con la media delle singole stazioni del tragitto e non solo dall’orario di arrivo. Un maggior controllo e una puntuale e precisa applicazione delle penali per il mancato rispetto degli orari e quindi degli standard di qualità porterebbero la società di gestione ad una migliore organizzazione”. Il Lazio è al secondo posto dietro la Lombardia per numero di pendolari e ogni giorno 400.000 persone si servono del trasporto pubblico mentre la prima causa di disservizio risulta essere proprio il ritardo seguita dal sovraffollamento: “I ritardi accumulati ogni giorno, rappresentano per i pendolari un gravissimo disservizio che si ripercuote sulla vita di lavoratori e studenti. Abbiamo il triste record della regione con i maggiori disservizi. Con la scadenza del contratto con Trenitalia, la Regione Lazio ha l’occasione di rimettere il servizio in discussione, di tracciare le linee guida dei prossimi anni attraverso un confronto con le associazioni dei pendolari. Molto ha fatto fino ad oggi l’assessore ai Trasporti Civita che ha dimostrato un’apertura verso i pendolari e le loro rimostranze. Auspico che il tavolo di confronto con le associazioni si riapra al più presto” ha concluso il consigliere regionale Marino Fardelli, capogruppo Udc.
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