Sono 117.084 gli ettari da bonificare nel sito della Valle del Sacco e in tutto il Lazio sono solo 18 i siti inquinati attualmente bonificati, su un totale di 71. Le situazioni più critiche nel bacino del fiume Sacco, gravemente inquinato per la presenza di beta-esaclorocicloesano, e a Frosinone per la presenza di numerose discariche dismesse. Questo quanto emerso dal dossier ”Bonifiche dei siti inquinati: chimera o realtà”, un report completo sullo stato delle bonifiche in Italia realizzato da Legambiente e presentato stamattina presso la Sala della Mercede a Roma.
«Alla Valle del Sacco servono fondi certi, controlli efficaci e procedure chiare per bonificare definitivamente il territorio, per questo è fondamentale che venga riportato a sito di interesse nazionale- ha dichiarato Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio- un declassamento, quello relativo al sito ”Bacino Valle del Sacco”, che riteniamo ingiusto e immotivato e che per la gravità dell”inquinamento ambientale e la piena rispondenza ai criteri di individuazione di un Sin, abbiamo deciso di portare davanti al Tar. Un ricorso che interessa anche il sito ”Provincia di Frosinone” comprendente numerose discariche dismesse, in molti casi abusive, in un territorio che combacia per alcuni punti con quello del Sacco, con un devastante effetto moltiplicatore delle conseguenze negative per territorio e cittadini.
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