Il sangue di San Lorenzo, custodito nella Collegiata di Santa Maria Assunta, è conservato in una ampolla catacombale in vetro. L’ampolla di piccole dimensioni contiene al’incirca 50 cc di liquido misto a residui di ceneri e un brandello di pelle dai lembi frastagliati. Durante tutto l’anno questo sangue risulta essere coagulato, di colore rosso bordeaux, molto scuro tendente al marrone. Il suo stato solido fa si che resti completamente attaccato alla superficie interna dell’ampolla, ruotando la quale o scuotendola con forza non mostra alcun cambiamento di posizione. A cominciare dalla sera del nove agosto, all’interno della massa scura, iniziano a delinearsi, in orizzontale e nella porzione centrale, delle spaccature di colore rosso intenso e di consistenza liquida. Appare ad un occhio esperto, che ben conosce l’intero processo, che queste zone liquide vadano man mano allargandosi e quelle solide al contrario ritirandosi. Il giorno 10 agosto il sangue è completamente sciolto, di colore rosso intenso, se agitata l’ampolla mostra il liquido che ne lambisce la superficie interna. La limpidezza del liquido, fa ora vedere con precisione il brandello di pelle e la cenere depositata sul fondo. Il giorno successivo, 11 agosto, l’aspetto del sangue diviene sempre più torbido e denso fino a tornare lentamente di nuovo solido. Lentamente a tal punto che se armati di santa pazienza si potrebbe assistere all’intero processo davanti ai propri occhi, stando lì fermi immobili ad osservare un prodigio raro, che sfida tutte le leggi della natura, nessuno lo tocca, nessuno celebra riti propiziatori di alcun genere, eppure questo sangue sembra animarsi di vita propria, di tornare indietro nel tempo, di sembrare appena sgorgato dal corpo di Lorenzo,
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http://www.sanlorenzoamaseno.it/
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In attesa della liquefazione del sangue di S. Lorenzo ad Amaseno