(DIRE – Notiziario Minori) Roma, 10 mag. – Zero alcol fino ai 18 anni e’ una norma di salute, non e’ proibizionismo. A dirlo alla Dire e’ Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol, Cnesps, in occasione dell’Alcohol prevention day.
“Incrementare il livello di consapevolezza sui rischi dell’alcol e’ necessario- ha aggiunto l’esperto dell’Istituto superiore di Sanita’ (Iss)- perche’ piu’ si ritarda l’avvio al consumo alcolico e migliore sara’ il profilo di salute quando si diventa adulti”.
L’alcol interferisce con “lo sviluppo del cervello e le evidenze scientifiche dimostrano che fino a 18 anni non bisognerebbe proprio consumarlo. Per cui- ha precisato Scafato- fino a quando non si e’ adulti, e non si e’ soprattutto adultizzato anche il sistema metabolico dell’alcol carente nei giovani, bisogna fare molta attenzione”. I comi etilici di cui si sente parlare negli adolescenti “sono legati anche a piccole quantita’ di alcol- ha sottolineato- a causa di questa incapacita’ di smontare la molecola dell’alcol che fa danno e intossica. Rispetto alla popolazione generale e’ chiaro che pensare a piu’ di un bicchiere di bevanda alcolica per una donna, molto piu’ vulnerabile dell’uomo, o piu’ di due bicchieri per un uomo non e’ concepibile. Cosi’ come- ha affermato Scafato- non e’ concepibile che un anziano consumi piu’ di una bevanda alcolica al giorno, dal momento che il sistema metabolico dopo i 65 anni ridiventa come quello di un adolescente”.
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