Utenti in rivolta perché devono pagare l’uso dopo un anno di prova gratuita. Ma le condizioni d’uso non sono cambiate. Da http://www.zeusnews.it

«WhatsApp diventa a pagamento, gli utenti s’infuriano e minacciano un esodo di massa»: è questo il tenore dei titoli che oggi si leggono su diversi siti o anche su alcuni quotidiani a diffusione nazionale.
Secondo la versione comune, a far gridare allo scandalo un’infinità di utenti del popolare software di messaggistica istantanea ci sarebbe la decisione, da parte degli sviluppatori, di trasformare WhatsApp in un’app a pagamento, mentre finora era sempre stata gratuita.
La realtà, però, è ben diversa, nonostante in molti abbiano creduto alla bufala dell’introduzione improvvisa del prezzo: WhatsApp è sempre stata a pagamento.
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