Come se niente fosse accaduto, il consiglio regionale del Lazio ha tagliato 20 milioni di euro in un momento: sono soldi che sarebbero stati spesi “ad nutum” dei consiglieri regionali, a capriccio di questi rappresentanti del popolo a 13 mila euro al mese più tutte le altre indennità e benefici. Venti milioni di euro sono due scuole superiori, 4 elementari, 8 asili nido… Nessuna vergogna. Avevo sperato che la Polverini in un sussulto di orgoglio e di storia sindacale potesse finalmente dire abbiamo sbagliato e dobbiamo andarcene, invece no, ha ringraziato tutti per aver tagliato ostriche e suv, donnine e collaboratori spurii. E così sono rimasti tutti lì, augurandosi che a pagare sia soltanto Batman e che il magistrato si accontenti di un po’ di ricevute… Davvero sono senza parole, davanti ad una classe politica intera che non si rende conto di quanto stia remando per consegnare questo paese al primo avventuriero che sappia cavalcare il malcontento. E non è una questione di partito purtroppo: non c’è il gruppo dei corrotti e quello degli innocenti. Mi permetto di segnalare un articolo di un militante del Pd, . Comincia così
Cari consiglieri regionali del Pd,
vi scrivo questa lettera perché non facendo parte della direzione del partito non posso intervenire lunedì e dirvi le stesse cose in faccia, guardandovi negli occhi.
Da una settimana avete avuto la possibilità di mandare a casa la destra del Lazio, mandando definitivamente in pezzi il partito di Berlusconi e avviando un processo a catena che avrebbe fatto saltare, come dice lo stesso Berlusconi, Campania e Lombardia. Da una settimana avete preferito tacere, limitandovi a qualche comunicato stampa, all’annuncio di una mozione di sfiducia della quale non si ha traccia, alla richiesta di dimissioni della Polverini “perché – come dice il capogruppo Montino – non ha più la maggioranza”. Dite di spendere oltre settecentomila euro per i manifesti, ma in questo caso non avete stampato manco un volantino. Davanti al consiglio regionale, venerdì mattina c’erano dieci militanti della Federazione della sinistra a manifestare.
Vi scrivo non tanto perché preoccupato della vostra carriera politica, che da questa situazione – magari non ve ne siete accorti – riceverà una mazzata terribile. Ma perché quella che state gettando nel fango è la mia faccia. La mia faccia di militante del Pd che va a parlare con la gente, che apre il circolo, che attacca i manifesti.
Vorrei chiedervi cosa vado a dire domani ai cittadini?
continua qui cari-consiglieri-regionali-del-pd
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