Riporto un interessante articolo dell’Inchiesta sulla strage di via D’Amelio, a firma di Luca Rinaldi
Come può una balla reggere a tre gradi di giudizio? È quanto successo alla storia della strage Borsellino scritta da Vincenzo Scarantino, delinquente di bassissimo lignaggio criminale, che si rivelerà essere poi falsa, ma che reggerà fino in Cassazione portando alla condanna di undici persone, di cui sette all’ergastolo. Era tutto falso, qualcuno lo disse, ma nessuno prestò attenzione.
Versioni concordate, verbali annotati, ritrattazioni continue, fughe e una montagna di bugie. Sullo sfondo un falso pentito e una strage. Quella che ha cambiato la storia italiana degli ultimi vent’anni, quella di via D’Amelio, in cui hanno perso la vita il magistrato Paolo Borsellino, gli agenti della scorta Emanuela Loi, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Claudio Traina e dove riuscì a salvarsi, per miracolo, l’agente Antonino Vullo.
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