Gli amici di Ceccano2012 si sentono un po’ bistrattati: fanno domande e non gli rispondono, cercano di capire e nessuno li aiuta, pongono questioni e chi dovrebbe risolverle si infastidisce. Questa cosa non gli va giù: sentono mal di mare, ma stanno in terra ferma. E scrivono
In questi giorni abbiamo scoperto alcune cose, o meglio abbiamo avuto alcune certezze:
1. I “nuovi” amministratori sono bravissimi, a chiacchiere.
2. Non sono diversi dal “vecchio”, di cui sono la continuità.
3. Le attività di monitoraggio della macchina amministrativa sono considerate un problema.
E noi?
Noi cominciamo a soffrire di “mal di mare in terra ferma”.
Sì, non ci sentiamo a nostro agio a dialogare con questa amministrazione e con i potentissimi funzionari comunali. Rifuggono il dialogo ed evitano di rispondere ai
nostri quesiti; davanti a noi, in veste di amministratori, ci elogiano, quando giriamo le spalle ci prendono per fessi; dicono che eravamo belli e bravi, mentre adesso che stiamo incalzando la Sindaca su alcune questioni (ricordiamo a mo’ di esempio la pressione che stiamo facendo per vedere pubblici i risultati delle analisi delle acque, le innumerevoli questioni su ecocentro e raccolta differenziata, la diretta web del consiglio comunale, la questione dell’adozione della Villa Comunale da parte della Viscolube S.p.a., la richiesta di poter avere una copia del bilancio comunale in previsione di un prossimo futuro bilancio partecipato) dicono che stiamo prendendo una brutta piega, quasi a minacciare la possibilità di una futura collaborazione.
L’ansia dell’ambizione rende l’uomo misero, noi cerchiamo di rimanere umili. Ovviamente non ce lo hanno detto loro direttamente, ufficialmente; un po’ lo abbiamo immaginato da alcuni dialoghi telefonici e personali con alcuni esponenti dell’amministrazione comunale, altre cose ce le hanno confermate delle fonti confidenziali che non riveleremo qui.
Noi non “scriviamo male” degli amministratori per partito preso o personalmente, parliamo di inefficienze, di lacune nella pubblica amministrazione. Le stesse inefficienze che hanno portato l’Italia in questa situazione economica difficile, difficilissima.
Ci teniamo a ricordare che i nostri amministratori e i nostri funzionari comunali sono nostri dipendenti e devono rendere conto, come tutti i lavoratori dipendenti, ai loro datori delle attività svolte.
Ci teniamo a ricordare che la politica vecchia maniera è finita, è morta. Saremo intransigenti, con tutti. Non abbiamo bisogno di contentini, non abbiamo ambizioni particolari, abbiamo bisogno di una buona amministrazione.
Speriamo che il nostro mal di mare in terra ferma svanisca al più presto.
post originale qui 183-il-mal-di-mare-in-terra-ferma.html
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