Antonio Nalli sottolinea il prezioso lavoro dei radioamatori in questi giorni di black out.
Sembrava uno strumento “superato” quello della radio. Superato dalle comunicazioni via telefono cellulare ed
ultratecnologiche delle apparecchiature di ultima generazione, dalle nuove tecnologie informatiche e da internet.
Ma alla fine il mondo della comunicazione su frequenza ha avuto la meglio, specie di fronte ad un’emergenza di questa portata che ha letteralmente paralizzato decine di Comuni della provincia di Frosinone ed isolato migliaia di persone nelle loro abitazioni.
Le radio, infatti, è stata il mezzo di comunicazione più funzionale, veloce e sicuro, che non ha ceduto neanche di fronte alle difficoltà e le problematiche abbattutesi in questi giorni sul nostro territorio, per via della neve, come l’assenza di energia elettrica, perché funzionante anche con una batteria e soprattutto perché l’efficienza delle loro radio e delle loro antenne sono stati più funzionali ad esempio dei ripetitori della telefonia mobile e fissa, che per giorni hanno impedito le comunicazioni telefoniche, facendo diventare molti telefoni cellulari, di fatto, inutilizzabili.
Protagonisti in tal senso, che hanno fatto da raccordo indispensabile tra la Prefettura di Frosinone e le forze dell’ordine locali, in modo particolare Polizia Municipale e Protezione Civile, sono stati due radioamatori ciociari, entrambi di Ceccano: Alessio Roma, nome in codice di radioamatore IZ0CKJ e Marco Corsi (IK0PHY).
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Ciao Pietro, leggi il commento che ho lasciato sul blog di Antonio Nalli.
Saluti.
Diego, non riesco a trovarlo, me lo puoi rigirare qui?