La Commissione europea ha predisposto un questionario con dodici domande agli insegnanti per individuare le azioni necessarie per migliorare “l’attrattiva della professione docente in Europa”.
Il programma “Educazione e formazione 2020” è uno studio promosso dalla Commissione europea che ha come obiettivo principale l’acquisizione di informazioni sulla professione docente nei 32 Paesi dell’Unione al fine di identificare i fattori che determinano le scelte dei cittadini europei che decidono di intraprendere
la professione di insegnante. La ricerca vuole arrivare a valutare in quale misura quei fattori possono essere
influenzati dalle misure messe in campo dalle politiche degli Stati membri.
Lo studio, che è affidato ad un Consorzio di università (tra le quali l’università di Pavia) e Istituti di ricerca europei, coinvolge 27 esperti di diverse nazionalità ed è coordinato dalla belga IBF International Consulting, partner operativo della Commissione europea in diversi progetti. Il rapporto finale dello studio fornirà ai decisori politici nazionali raccomandazioni sulle misure in grado di accrescere l’attrattiva verso la
professione docente. La raccolta di informazioni avviene attraverso un questionario indirizzato soprattutto a docenti e dirigenti scolastici, ma anche agli studenti universitari dei percorsi per l’insegnamento, ai formatori dei docenti e ai
funzionari degli Enti locali di ciascun Paese dell’Unione. È costituito da una serie di domande riguardanti le
motivazioni della scelta professionale, gli aspetti che la rendono più difficile o più interessante; la prima
domanda chiede, ad esempio, “Quali sono gli aspetti più attraenti del mestiere dell’insegnante”, mentre la
quarta provoca i docenti con “Farebbe la stessa scelta professionale oggi?”. Seguono quesiti in merito alla
formazione iniziale e all’efficacia di aggiornamento e formazione in servizio. Altre domande propongono la
riflessione sulla professione in termini di percezione del proprio compito e di soddisfazione personale.
Il questionario si compila on-line nella propria lingua d’origine, nel giro di pochi minuti, ed è anonimo;
l’indirizzo del sito è: esame. Tanto più elevato sarà il numero di coloro che risponderanno, tanto più attendibili saranno i risultati dell’indagine. Per dare il proprio contributo alla ricerca c’è tempo fino al 30 novembre.
Dodici domande per la scuola in Europa

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