La teologia del XX secolo è al centro di un’iniziativa dell’Istituto Gransci di Frosinone. Pubblichiamo la lettera di invito del presidente, Michele De Gregorio
Nel corso del xx secolo la teologia, cattolica e protestante, ha conosciuto un rigoglio di studi in gran parte, e ingiustamente, poco noto al di fuori di ristretti ambienti. Da posizioni e in forme molto diverse sono maturate concezioni della fede e della divinità non lontane dalla cultura laica che si impegna per dare giustizia al mondo e senso all’esistenza. Al punto che lo stesso termine “laico” credo vada oggi contrapposto non più a “chierico” ma a “dogmatico”; e che sia inclusivo di larga parte del mondo cristiano.
Dal referendum sul divorzio in poi sono innegabili le trasformazioni nei modi di vita di un popolo che, come il nostro, si dichiara al 90% cattolico. E tante delle nuove esigenze emerse trovano un precedente, anche più avanzato dei processi reali, nelle posizioni espresse da un gran numero di teologi e correnti del secolo scorso.
Le più note all’opinione pubblica sono la teologia della liberazione (con Leonardo Boff autore del “Gesù Cristo liberatore”), e i teologi detti della “morte di Dio” (Dietrich Bohnoeffer). Ma forse ciò è solo un effetto dei mezzi di comunicazione di massa.
Non minore interesse possono infatti suscitare esistenzialisti come Karl Bart, che identifica Dio con la tensione umana verso un senso ultimo delle cose, e i drammi e le contraddizioni che essa suscita; di Karl Rahner, protagonista del concilio vaticano II; di Johann Baptist Metz, che vede la teologia come lettura cristiana di un’etica politica per il mutamento. Né vorrei tralasciare le figure di Hans Kung e del cardinale Carlo Maria Martini. Il quadro è ricchissimo di personaggi e ancor più di problemi, che fanno della teologia nel secolo scorso un punto privilegiato di osservazione degli avvenimenti e del senso della storia di quegli anni a noi vicinissimi.
Il fatto che il papa stesso sia oggi un teologo, inoltre, e la innegabile e forte presenza della chiesa cattolica nella vita politica nazionale, evidenziano ancor più la necessità che certi argomenti siano da tutti meglio conosciuti
In tale ottica, l’Istituto Gramsci ha dato vita qualche anno fa a non pochi e partecipati gruppi di lavoro sull’argomento. Prevede quest’anno tre incontri pubblici, il cui calendario si allega. Lo scopo è sempre quello delineato nel nostro statuto, cioè di indagare, con spirito scientifico e pluralista, il retroterra culturale degli avvenimenti storici e politici.
I relatori, di altissimo profilo, non affronteranno temi di storia della teologia ma questioni di grandissima attualità collegate ai nuclei della globalizzazione e della contemporaneità, scelti come momento centrale del nostro programma 2008 – 2009.
Il presidente
prof. Michele De Gregorio
Ecco il programma:
martedì 17 febbraio 2009 ore 17 – Sala della Biblioteca Comunale
ECUMENISMO E GLOBALIZZAZIONE
prof. Paolo Ricca
docente emerito di Storia della Chiesa
Facoltà Valdese di Roma
Mercoledi 1 aprile 2009 ore 17 – Sala della Biblioteca Comunale
QUALE CRISTIANESIMO PER LA POSTMODERNITA’
prof. Carmelo Dotolo
docente di Teologia delle Religioni
Pontificia Università Urbaniana. Roma
Venerdi 15 maggio 2009 ore 17 – Sala Convegni dell’Amministrazione Provinciale
LA RISCOPERTA DI DIO TRINITA’ NEL NOVECENTO TEOLOGICO
prof. Piero Coda
docente di Teologia Sistematica. Pontificia Università Lateranense. Roma
presidente dell’Associazione Teologica Italiana
preside dell’Istituto Universitario “Sophia” di Firenze
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