CECCANO _ Un altro allarme per i residenti della Valle formata dal Fiume nel cui nome c’è già la spiegazione del problema: diversi allevamenti di bestiame, soprattutto di vitelli e di bufali, sarebbero stati multati per il mancato rispetto delle normative relative agli scarichi dei liquami e degli escrementi degli animali nelle stalle. Più volte, in un caso addirittura in 9 occasioni diverse, gli agenti avrebbero contestato ai proprietari degli allevamenti la mancanza di ogni programma di riciclo dei liquami ed in particolare la loro dispersione incontrollata nei terreni circostanti il fiume Sacco. Fra l’altro, i liquami appaiono chiaramente alla vista di chiunque si trovi a passare nelle vicinanze degli allevamenti. La questione è estremamente delicata perché se gli allevatori non attivano sistemi per il riciclo e la riconversione dei liquami e degli escrementi, in energia ad esempio, altri agenti inquinanti, alcuni anche di tipo ormonale o di trattamento farmaceutico di determinate malattie zootiche, entrano nel circolo alimentare. La situazione riguarda diverse migliaia di capi bovini allevati lungo le sponde del Sacco, ma attiene anche al territorio di Amaseno dove vengono allevati quasi 15 mila bufali, un quinto della produzione dell’intera regione. Che fine fanno gli escrementi di tutti questi animali? Una volta venivano utilizzati come concimi naturali per i campi, ma non c’erano 15 mila bufali! La tecnologia oggi è in grado di progettare impianti di allevamento da cui non fuoriesce un grammo di letame: tutto viene essiccato ed avviato alla produzione di energia elettrica che alimenta la fattoria. Le stalle dei nostri allevamenti sono così? Non ci pare.
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento