Alesdro D'Avenia ci racconta il suo incontro con i ragazzi di un Istituto Professionale
Sono stato ospite alla scuola professionale Oliver Twist di Como.
Ho incontrato ragazzi che si occupano di “Legno”, “Tessile” e “Servizio Bar”. Sono rimasto colpito dalle loro domande sulla scuola, sui libri e soprattutto su questioni affettive che le righe dei miei libri sollevano. Per alcuni di loro erano i primi libri letti per intero. Ne sono stato felice.
Mi hanno posto domande impossibili: “Come si fa ad amare?”, “Come si fa a riconoscere l’amore vero?”, “L’amore per sempre esiste?”, “Cosa c’è dietro una storia d’amore”.
Ragazzi che vogliono afferrare la realtà con le mani, come sono abituati a fare con il lavoro che imparano e che amano, come si vede in questo video, nel quale li ho riconosciuti tutti.
Quanto c’è da fare in Italia per l’istruzione professionale, spesso relegata a un rifugio per abbandonati. Quanti ragazzi troverebbero una strada, una vocazione, una vita, se ritornassimo a credere anche nel lavoro manuale e nella formazione relativa. Senza rinunciare allo studio di Dante e Michelangelo, come fanno i professori di questa scuola: chi conosce Dante, lavora meglio il legno.
Me ne sono tornato a casa con il cuore pieno di ordine e bellezza e uno slancio rinnovato verso il mio lavoro. Anche i ragazzi dei licei dovrebbero fare un periodo così… come andare a bottega, come accadeva nel Rinascimento.